“Benedetto sei, pellegrino, se scopri che il cammino ti apre gli occhi su ciò che non si vede…
Benedetto sei, pellegrino, perché hai scoperto che il vero cammino comincia quando è finito…
Benedetto sei, pellegrino, se il tuo zaino si vuota di cose e il tuo cuore si riempie di emozioni…
Benedetto sei, pellegrino, se ti mancano le parole per ringraziare di tutto ciò che scopri, ad ogni svolta del cammino…
Benedetto sei, pellegrino, se fai del cammino la vita, e della vita un cammino…
Benedetto sei, pellegrino, se sul cammino hai trovato te stesso ed un tempo senza fretta…
Benedetto sei, pellegrino, se scopri che il cammino è silenzio, che il silenzio è preghiera, e la preghiera è incontro col Padre che ti sta aspettando.”
 
La Route di quest’estate è stata una Route speciale: la strada che abbiamo percorso era una strada con un significato ancora più profondo, era una strada con un obbiettivo ancora più definito, era la strada del Pellegrino verso Santiago de Compostela.
Dopo alcuni mesi di preparazione (logistica e di catechesi) il 6 agosto siamo partiti con i nostri pulmini verso Ferrol, città spagnola nella provincia de La Corun͂a. Le parecchie ore di viaggio ci hanno fatto attraversare le coste francesi e ci hanno fatto costeggiare i Pirenei, fino alla coste nordiche della Spagna.
Arrivati a Ferrol è giunta l’ora di intraprendere il grande cammino che ci aveva chiamati verso quei luoghi: zaini in spalla, pronti, via!
I pochi giorni a nostra disposizione ci hanno fatto scegliere il Cammino Inglese, il sentiero che percorrevano i pellegrini inglesi e scandinavi che dal porto di Ferrol giungevano alla cattedrale di Santiago. Per cinque giorni abbiamo percorso queste strade, che ci hanno regalato scorci diversi ma sempre sorprendenti, dai paesi dei pescatori alle distese di eucalipto. In questi 125 km abbiamo avuto modo di sperimentare una dimensione tutta nuova del tempo e dello spazio, dettata dai nostri passi e dalle motivazioni che ci spingevano verso la grande cattedrale di Santiago. Abbiamo sperimentato il valore della fatica, abbiamo riscoperto il senso del silenzio, abbiamo camminato in uno stile di condivisione che è alla base della nostra comunità di Clan.
Il cammino dei pellegrini è un cammino di ospitalità: sulla nostra strada abbiamo trovato spazi e persone che ci hanno accolto nelle loro strutture e ci hanno donato un sorriso, un bastone o un bicchiere d’acqua. Dopo cinque giorni molto intensi abbiamo provato l’emozione più grande, che ci ha permesso di rielaborare e comprendere gli spunti che il cammino ci ha offerto: l’arrivo nella piazza della cattedrale di S. Giacomo è stato un momento che tutti ricorderemo tra i più belli del nostro cammino Scout. La celebrazione della S. Messa (dove abbiamo avuto modo di assistere allo spettacolo del Botafumeiro, il grande turibolo), condivisa con migliaia di pellegrini che giungevano dal nostro cammino e da quello Francese, Portoghese, Primitivo e del Nord, ci ha aiutato a chiarificare la nostra vocazione al pellegrinaggio, la chiamata a quest’esperienza così forte. La città di Santiago è stata un’ottima location per rilassarci e dedicarci alle varie attività di Clan, tra cui il Punto della Strada, la condivisione della propria progressione personale con la Comunità.
La Route è continuata con il viaggio in pulmino verso Finisterre, il magico porto che segnala la “fine del mondo” e propone a ciascuno una riflessione sulla grandezza del Creato. Sulla via del ritorno non è potuta mancare una tappa nella città di Lourdes, dove ci siamo uniti alla preghiera degli altri numerosissimi fedeli.
Vogliamo ringraziare Luca per la sua costante e premurosa presenza e i due super pulministi Carlotta e Paolo per la grande disponibilità.


Il Clan Rhaetia