Premiazione agli Oscar 2021

La notte più lunga e attesa dell'anno cinematografico è finalmente arrivata: quella degli Oscar. Mai come quest'anno si aspettava con trepidazione: perché è arrivata - causa pandemia - oltre due mesi dopo il periodo tradizionale, perché, nonostante le incertezze, è stata una cerimonia diversa dalle precedenti. In due giorni i 9427 votanti, divisi nelle diverse categorie (attori, registi, direttori della fotografia, costumisti, montatori, produttori, scenografi, sceneggiatori, truccatori, parrucchieri, musicisti, animatori e operatori di suono ed effetti speciali) hanno finito di votare.

E tutto passa nelle mani dei notai che redigeranno le famose buste che domenica sera hanno decretato:

Miglior film: "Nomadland"

Miglior attore protagonista: Anthony Hopkins ("The Father")

Miglior attrice protagonista: Frances McDormand ("Nomadland")

Miglior regia: Chloé Zhao per "Nomadland"

Miglior attore non protagonista: Daniel Kaluuya ("Judas and the Black Messiah")

Miglior attrice non protagonista: Youn Yuh-jung ("Minari")

Miglior sceneggiatura originale: Emerald Fennell per "Una donna promettente"

Miglior sceneggiatura non originale: Christopher Hampton e Florian Zeller per "The father"

Miglior film straniero: "Un altro giro" di Thomas Vinterberg (Danimarca)

Miglior trucco: Sergio Lopez-River, Mia Neal e Jamika Wilson per "Ma Rainey's Black Bottom"

Migliori costumi: Ann Roth per "Ma Rainey's Black Bottom"

Miglior sonoro: Nicolas Becker, Jaime Baksht, Michelle Couttolenc, Carlos Cortés and Phillip Bladh per "Sound of metal"

Miglior film d'animazione: "Soul" di Pete Docter e Kemp Powers

Miglior documentario: "Il mio amico in fondo al mare" di James Reed e Pippa Ehrlich

Migliori effetti speciali: Andrew Jackson, David Lee, Andrew Lockley, Scott Fisher per "Tenet"

Miglior scenografia: Donald Graham Burt e Jan Pascale per "Mank"

Miglior fotografia: Erik Messerschmidt per "Mank"

Miglior montaggio: Mikkel E. G. Nielsen per "Sound of metal"

Miglior colonna sonora: Trent Reznor e Atticus Ross con Jon Batiste per "Soul"

Miglior canzone: "Fight for you" per "Judas and the Black Messiah"

Miglior cortometraggio: "Two distant strangers"

Miglior corto documentario: "Colette"

Miglior corto d'animazione: "Se succede qualcosa, vi voglio bene"

Questo 2021 è stato un anno molto turbolento per l’industria cinematografica, pieno di colpi di scena delusioni e record. Un esempio è il vincitore del premio “Miglior film straniero”, Thomas Vinterberg, che ha dedicato la vittoria alla figlia, morta quattro giorni dopo l’inizio delle riprese, in un incidente stradale.

Un esempio invece di record è stata la regista Chloé Zhao prima donna asiatica a vincere il premio “Miglior regia”.

Ma purtroppo ci sono anche le sconfitte, come quella di Chadwick Boseman, morto di cancro lo scorso agosto, e candidato al premio “Miglior attore protagonista” che però è stato conquistato da Anthony Hopkins per “The Father”.

Un’altra delusione è arrivata direttamente all’Italia che rimane delusa dalla mancata premiazione per “Io sì/Seen” di Laura Pausini come “Miglior canzone originale”. Dopo il suo rientro in Italia, la cantante è stata chiamata al Quirinale due giorni fa per un incontro speciale con il presidente della repubblica Sergio Mattarella che si è complimentato con lei per essere riuscita a far arrivare una canzone italiana in tutto il mondo.

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